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Come prendersi cura della pelle tatuata

Come prendersi cura della pelle tatuata Prof. Luca Valgimigli Il tatuaggio è una forma di comunicazione, una forma d’arte in cui la propria pelle viene utilizzata come la tela di un pittore, un modo per esprimersi e parlare di sé, così come lo sono l’abbigliamento e la cura del proprio corpo. Questa forma di visual art ha visto crescere la sua popolarità e diffusione in modo esponenziale negli ultimi 20 anni facendo sorgere importanti quesiti; tra questi uno in particolare: com’ è opportuno trattare la pelle tatuata? Di certo la nostra pelle non è una tela, in quanto è viva ed è in continua trasformazione. Nel farlo inevitabilmente interagisce con i pigmenti che ospita, con due importanti conseguenze. La prima è che i pigmenti potrebbero causare interazioni infiammatorie o allergiche; la seconda è che i pigmenti potrebbero diffondere, venire alterati o venire gradualmente rimossi, rovinando il “dipinto”. Quali reazioni cutanee possono presentarsi dopo un tatuaggio e come intervenire? In un articolo divulgativo la AAD (American Academy of Dermatology) identifica diverse possibili reazioni cutanee che potrebbero presentarsi in seguito ad un tatuaggio. Tra queste, l’infezione cutanea che potrebbe presentarsi subito dopo essersi tatuati o dopo breve tempo è la più prevedibile, ma anche la più facile da gestire, e può essere normalmente evitata da un tatuatore esperto, con opportune precauzioni igieniche ed un comportamento responsabile da parte del tatuato. Se qualcosa andasse storto è tuttavia consigliabile contattare un medico. Una reazione allergica ai componenti dei pigmenti potrebbe essere più subdola e presentarsi anche dopo anni. Nei casi più severi richiede l’intervento medico, ma in casi più lievi il problema può essere transitorio e può essere trattato con prodotti lenitivi-protettivi particolarmente delicati come lino-dÉrmA pensata per la dermatite dei neonati, se si vuole usare un rimedio naturale senza ricorrere alla classica pomata al cortisone. La foto-sensibilizzazione o “allergia al sole” è un’altra delle possibili interazioni negative, dovuta al fatto che i pigmenti, pur non essendo di per sé tossici o irritanti per la pelle, assorbono la luce del sole e possono agire da trasferitori di energia nei confronti della pelle, causando eritemi. E’ sempre opportuno esporsi al sole proteggendo le aree tatuate con una protezione molto alta nei primi periodi dopo il tatuaggio, possibilmente con un prodotto molto delicato, fotostabile e privo di allergeni come la Crema Solare SPF50+; tuttavia, anche quando il tatuaggio è ben “integrato” nella nostra pelle è sempre consigliabile esporsi al sole con una buona protezione come la Crema Solare SPF30 e rinnovare l’applicazione più volte in caso di esposizione prolungata. In alcuni rari casi Il tatuaggio potrebbe innescare malattie infiammatorie o autoimmuni della pelle come la psoriasi, la vitiligine, il lichen planus o altre, fungendo cioè da innesco di un disturbo latente, anche senza che questo sia la reale conseguenza dei pigmenti usati nel tatuaggio. Infine, raramente, alcuni pigmenti potrebbero provocare “bruciature della pelle” quando ci si sottopone a metodi di diagnosi medica come la risonanza magnetica (RMN) per la loro interazione con i forti campi magnetici ed elettromagnetici cui si viene sottoposti. In che modo il tatuaggio potrebbe rovinarsi? Quali cose vanno evitate se si ha un tatuaggio? Il primo consiglio indicato dalla AAD è di evitare prodotti cosmetici a base di petrolati sulla pelle tatuata! Se ci fosse bisogno di un ulteriore buon motivo per evitare i petrolati, eccolo qui: causano la diffusione del pigmento nella pelle, lo scolorimento del tatuaggio e la comparsa di “sbavature” del disegno. Il secondo buon consiglio è quello di proteggere sempre il tatuaggio dal sole. Oltre al problema della foto-sensibilizzazione, che riguarda la nostra pelle, i pigmenti del tatuaggio potrebbero andare incontro a foto-degradazione, cioè danneggiarsi chimicamente per azione della radiazione UV, scolorendo o cambiando colore. Quindi l’esposizione eccessiva al sole può provocare un evidente danno al tatuaggio, che sarà irreversibile. Infine, è molto importante evitare la disidratazione e la secchezza della pelle. La nostra pelle perde continuamente acqua sotto forma di vapore, anche se questo processo è rallentato dal film idrolipidico protettivo. La frequente detersione, che è una giusta esigenza igienica, impoverisce il film idrolipidico aumentando la disidratazione. Oltre a scegliere detergenti delicati che rispettino il film idrolipidico come Shampoo & Doccia, è sempre importante mantenere la pelle idratata applicando prodotti idonei. Questo vale sia per gli uomini che per le donne, e diventa indispensabile nel caso della pelle tatuata. La scarsa idratazione porta a desquamazione(anche se non apparente) e perdita del pigmento, con la conseguenza che il tatuaggio poco a poco diventerà più sbiadito o scolorito. Come mantenere la pelle tatuata in perfetta salute proteggendo il tatuaggio? Come abbiamo visto, è importante mantenere sempre la pelle idratata con prodotti delicati che rispettino la fisiologia della pelle. E’ anche importante evitare i petrolati e i prodotti che li contengono: al contrario di quanto molti erroneamente pensano, possono rovinare il tatuaggio e causarne lo scolorimento. E’ consigliabile idratare la pelle con una crema naturale che lenisca eventuali irritazioni, protegga la pelle e ne mantenga l’elasticità. BeC consiglia due formulazioni che racchiudono tutte questi requisiti e sono ideali per la salute la pelle tatuata: SE’, una crema corpo interamente naturale molto ricca di antiossidanti che svolge anche azione tonificante sulla microcircolazione e BodyBi una crema biologica estremamente delicata e dal tatto leggero, per rispondere alle esigenze di diversi tipi di pelle. Non dimentichiamoci poi di proteggere il nostro tatuaggio dal sole: si consiglia di applicare Crema Solare SPF30 ogni volta che ci esponiamo al sole, possibilmente applicandola 15 minuti di esporsi per dare il tempo alla pelle di assorbirla a pieno.


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